Mario Francese, Mauro De Mauro, Peppino Impastato,
Mauro Rostagno, Pippo Fava, Beppe Alfano…
Quanti sacrifici sull'altare di un'unica ossessione !
L'ossessione per la ricerca della verità.
L'ossessione per quello che consideravano un dovere inderogabile,
un valore non negoziabile: la libertà di informare.
La libertà di fare attenta, scrupolosa, corretta e
piena informazione.
Anche a costo di divenire scomodi, anche a costo di
venire isolati, anche a costo di subire minacce, anche al prezzo della loro
stessa vita.
Nella classifica mondiale sul livello di Libertà di
Stampa redatta annualmente da Reporters sans frontières, l'Italia, dopo
il poco lusinghiero 73° posto del 2015, è scesa nel 2016 al 77° posto,
sotto Botswana, Nicaragua, Armenia e Tanzania.
Le ragioni sono quelle che si
possono facilmente immaginare: le sempre più frequenti intimidazioni che i
giornalisti subiscono, da parte di organizzazioni criminali e non solo.
Perché non è solo la violenza fisica a limitare la libertà d’informazione
nel nostro Paese.
Il rapporto di RSF già nel 2015
contava 129 cause di diffamazione “ingiustificate” contro i cronisti, sempre
nei primi 10 mesi del 2014, mentre nel 2013 il dato si era fermato a 84.
E la maggior parte delle cause di questo tipo sono intentate da
personaggi politici, che così
condizionano e censurano l’informazione, impedendo la formazione di una
consapevole opinione pubblica, impedendo che i cittadini conoscano le vicende
per loro più scomode ed imbarazzanti, quando non deprecabili o incredibilmente
gravi.
Questo è il quadro desolante che ci
viene consegnato e su cui bisognerebbe riflettere.
Un quadro che dal generale del dato
nazionale non può non essere oggetto di analisi anche a livello periferico;
dove neppure i pochi strumenti di informazione indipendente riescono ad
arrivare (se non in casi e circostanze eclatanti) e dove i corrispondenti ed i
cronisti di periferia vivono nel costante abbraccio del potere, alle prese con
la quotidiana scelta tra il dovere di verità e la rassegnazione
all’accomodamento.
Una rassegnazione alle volte neppure
troppo sofferta, perché quella accondiscendenza verso il potente, può diventare
occasione di vantaggio personale e familiare; perché alle volte risolve
problemi e agevola carriere.
Un esercito di scribi la cui
aspirazione “al dire” è stata completamente devitalizzata, secondo una non
entusiasmante carrellata, che copre ogni possibile declinazione del
condizionamento.
Il Circolo del PD di Sant’Agata di
Militello inizia oggi, 10 Maggio 2016, 38 anni e un giorno dopo l’uccisione di
Peppino Impastato, la propria attività di informazione politica attraverso
questo Blog.
Uno strumento divenuto assolutamente
necessario per consentire alle tante persone oneste che vivono nella nostra
città di ascoltare anche chi non si è omologato e piegato agli opinion leaders
dei social network, ad una stampa troppo spesso disattenta o distratta, ad una
società cittadina che barcolla sotto i colpi di chi ha deciso di farne proprio
terreno di conquista con ogni mezzo, con ogni lusinga, con ogni regalia.
Sarà difficile e impegnativo.
Ci conforta il pensiero che non fu
meno facile per chi come Impastato, Francese, De Mauro, Rostagno, Fava e Alfano
credeva nella necessità civile, ancor prima che sociale e politica, di
informare.
Proveremo a farlo attraverso questo
Blog quando sarà opportuno, utile e necessario.
Perché il senso profondo di una
libertà così fondamentale non si perda in un fazzoletto di terra schiacciato
tra il mare e le colline dei Nebrodi, come se questa terra non fosse più di chi
la vive da sempre; come se fosse diventata feudo di improbabili signorotti e
del loro articolato e variegato vassallaggio.
Non commemoriamo Peppino Impastato
nell’anniversario della sua morte violenta per mano del potere mafioso; ma lo
onoriamo dall’alba del giorno dopo.
Perché dopo la violenta uccisione di
Peppino Impastato e di Mario Francese, come dopo ogni atto di violenza muta
contro il diritto ad essere informati, c’è sempre un giorno dopo, c’è sempre un
domani in cui si ha il diritto ed il dovere di credere.
E’ encomiabile che l’Amministrazione
Comunale abbia voluto aprire la Rassegna del Maggio dei Libri con una
iniziativa di grande valore e prestigio.
“Informazione è Libertà –
Giornalismo e Impegno Civile nelle Esperienze di Mario Francese e Peppino
Impastato”, evento previsto per Sabato 14 Maggio ore 18,30 presso il Castello
Gallego, è senz’altro un grande avvenimento di rilevanza culturale e sociale.
Sant’Agata di Militello avrà l’onore
di ospitare Giulio Francese e Salvo Vitale; due voci di un passato che non è
passato.
Due testimoni di storie
straordinarie di passione e impegno politico e civile.
Due percorsi della memoria che si
innestano ogni giorno sulla strada del nostro presente a volerci ricordare che
della passione di Peppino Impastato e della lucidità di Mario Francese avremmo
ancora tanto bisogno.
Che di quella “sana follia” che
davanti alla galleria degli orrori dei condizionamenti e delle connivenze,
delle intimidazioni e dell’isolamento, ogni mattino fa scegliere comunque la
libertà di dire e di informare, ci si può ancora innamorare.
Anche a Sant’Agata !
PD Sant’Agata
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